… la dove i mari Adriatico e Ionio fondono le acque

“Leucos” la bianca terra ridente rischiarata dal sole, come la avevano denominata i greci, definita poi dai Romani “De Finibus Terrae”: cioè ai confini della terra, si è mostrata ai nostri occhi. Lì dove  il Mare Adriatico e il Mar Ionio si incontrano, lo sguardo si è perso per contemplare questo meraviglioso dono del Creatore.


Siamo partiti presto da Andria per arrivare alle 10.00 al Santuario di S. Maria di Leuca.

È qui che domenica 4 luglio, presso il santuario di Leuca,  siamo approdati per la Santa Messa.

Eravamo una cinquantina di persone: catechiste e mariti (e sì! perché se i nostri mariti non fanno catechesi… il parroco li vuole sempre negli incontri di preparazione e di formazione delle catechiste!) e il gruppo delle signore che mantiene pulita e ornata la chiesa (con i loro mariti… insomma le “famiglie-in-rete” anche oggi mantengono la loro validità!).

Arrivati a Leuca… sorpresa! Approda anche un altro pullman, viene da Brindisi. C’è la fraternità OFS di Brindisi. Non ci conosciamo bene, ma ci sentiamo felici di averli compagni di viaggio per questa giornata, dal momento che anche loro hanno lo stesso nostro itinerario. Coincidenza inaspettata che aumenta la gioia e la comunione.


 
Solidarizziamo subito. Posiamo insieme per la foto di gruppo. Cantiamo insieme la messa. I due parrocci-assistenti, fra Francesco e fra Raffaele Massari concelebrano e fanno insieme l’omelia il loro affetto fraterno ci comunica anche a noi la voglia di condividere le nostre esperienze.


 
  Il 30 aprile scorso è partito il processo di beatificazione di don Tonino Bello, vescovo originario di Alessano, che ha guidato la diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.


 
E’ stato proprio nel cimitero di Alessano, seduti attorno alla sua tomba che abbiamo potuto respirare  quell’aria che unisce cielo e terra.

Stretti in un ricordo semplice, seguendo le tracce di un uomo, di un pastore singolare, persino fuori tempo. Esistono tanti ricordi conservati dentro un cassetto.

Don Tonino Bello è stato per molti il racconto di un Dio vicino ai poveri, alle persone umili, un  compagno di viaggio unico.

E poi Otranto detta "Porta d'Oriente".
Si è  mostrata solare, con il suo fascino orientale e col suo mare azzurro, pulito. Impossibile resistere al suo fascinoso richiamo! Il gruppo si divide in due: alcuni vanno a visitare le ricchezze culturali della città: il duomo (dove, ‘scippando’ le illustrazioni di una bravissima guida turistica di un altro gruppo, abbiamo potuto godere della bellezza teologica, artistica  e religiosa dell’immenso mosaico!), altri si sono immersi nel mare per un bagno ristoratore.

Alla fine della giornata, tutti noi, che fino a poco prima di partire eravamo un po’ scettici sull’esito della giornata, un po’ per il caldo, un po’ per pigrizia…. ci siamo tutti ricreduti e abbiamo infinitamente ringraziato fra Francesco per aver insistito con tutti noi fino all’ultimo.

Abbiamo trascorso una piacevolissima giornata, intensa e piena di tranquillità, contemplazione e preghiera. E allora questa volta lascialo dire a noi: sei grande fra Fra! proprio come tante volte ce lo dici tu!

Manuela